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Rifinitura

A seconda della tipologia e epoca di costruzione del mobile si esegue la sua appropriata rifinitura.

Il mobile di alta epoca dal ‘500 al ‘600 e in generale i mobili di legno massello vengono rifiniti a cera d’api, cera carnauba e essenza di trementina che danno al mobile la caratteristica patinatura piena e poco lucida.

Alla fine dell’700 si sviluppò in Francia la “lucidatura alla francese” o “lucidatura a gommalacca”.
La gommalacca o “schellac” è prodotto da un insetto della famiglia dei coccidi (laccifer lacca,taccardia o coccus lacca) che vive su un albero (Butea frondosa) dell’India o della Cina.
La femmina secerne questa resina in scaglie di color giallo-rossastro che vengono lavorate in acqua per poi fatte asciugare.
La gommalacca si presenta in finissime scaglie translucide che vanno sciolte in alcool al 99,9%.

Si applica a tampone, un metodo che richiede tempo ma porta ad una lucidatura a specchio, trasparente e calda che da al mobile dal ‘700 in poi la meravigliosa rifinitura che merita.
Spesso anche il mobile del modernariato richiede la lucidatura a gommalacca che fa risaltare il suo ricercato design.
La lucidatura a gommalacca a tampone è un vanto del restauro della nostra tradizione di famiglia.

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Restauro e lucidatura del mobile antico

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